Oggi il Ministro della Giustizia ha convocato le OOSS del Corpo di Polizia Penitenziaria presso Via Arenula.
Dirpolpen era presente con il Segretario Nazionale, Dott.ssa Caputo Daniela, e con il Referente Regionale, Dott. Cerami Francesco.
In prima battuta, Dirpolpen ha ringraziato il Ministro per l’occasione di confronto, partendo da una verità storica: il Ministro della Giustizia ha dato al Corpo di Polizia Penitenziaria attenzioni degne di nota. Ne citiamo alcune: 2 Direzioni Generali, 147 primi dirigenti, 17 dirigenti superiori, aliquota di Polizia Penitenziaria presso la Procura Nazionale Antimafia, aliquote di Polizia Penitenziaria presso i Tribunali di sorveglianza, canoni azzerati delle caserme del Corpo, possibilità di droni da parte Polizia Penitenziaria, approvazione nel Decreto Sicurezza delle norme su cellulari e 41 bis, istituzione dei nuclei di Polizia Penitenziaria presso gli Uiepe.
Il tutto nell’interesse del Corpo.
Dirpolpen ha parimenti segnalato che restano delle questioni altrettanto importanti in sospeso. In prima battuta, la questione della dipendenza gerarchica rispetto ai dirigenti civili, che ha lasciato incompleta la riforma avviata con il riordino. Sebbene, a onor vero, anche sul punto il Ministro non ha chiuso la porta, ma ha promesso che avrebbe ripreso l’argomento in una sessione specifica. E noi, in occasione dell’incontro odierno, lo abbiamo sollecitato in tal senso, atteso che l’eliminazione della dipendenza gerarchica costituisce il naturale completamento della riforma del Corpo.
In secondo luogo, il fondino che vede la categoria dei funzionari della Polizia Penitenziaria rimanere a bocca asciutta dal 2018, quando i nostri cugini della PS hanno già ricevuto il fondino 2018, 2019 ed entro l’anno anche il 2020.
Indubbiamente, tali ritardi non sono addebitabili ai vertici Dap o del Ministro, quanto piuttosto allo scarso peso specifico che la Polizia Penitenziaria ha nel mondo politico rispetto alle altre forze dell’ordine. Di certo i risultati finora raggiunti possono cambiare tale situazione.
Pertanto Dirpolpen nel ringraziare il Ministro per quanto fatto finora, ha chiesto di continuare a dare alla Polizia Penitenziaria e alle sue OOSS la stessa attenzione, riprendendo le questioni in sospeso e completando la riforma avviata, dando concretezza alle due Direzioni Generali e riformulando il rapporto tra dirigente di Polizia Penitenziaria e dirigente civile.
Inoltre abbiamo chiesto di cogliere anche le nuove opportunità che la pandemia indirettamente sta creando: perché non pensare a dei medici del Corpo, utili per intervenire sul disagio da lavoro correlato legato alle continue aggressioni che interessano la Polizia Penitenziaria a tutti i livelli,
attingendo ai finanziamenti europei appositamente stanziati?
Infine, abbiamo chiesto al Ministro di dare regole chiare ai dirigenti di Polizia Penitenziaria e ripensare all’organizzazione del Corpo a beneficio di tutta la Polizia Penitenziaria.
Nel corso della riunione il Capo Dap, Dott. Petralia, ha annunciato il prossimo avvio dell’area negoziale autonoma e il pagamento del fondino 2018.
Dirpolpen non può che dirsi soddisfatta dell’incontro di oggi, ben potendo apprezzare la volontà del Ministro Bonafede di affrontare le questioni rimaste in sospeso e riconoscendo l’affidabilità del Capo Dap, Dott. Petralia, che ha mantenuto la parola sul fondino 2018.
Adesso ci aspettiamo che si convochino quanto prima i tavoli per il fondino 2019 e 2020, così come siamo ansiosi di sederci al tavolo dell’area negoziale per disciplinare tutti gli aspetti inerenti la categoria dei funzionari del Corpo di Polizia Penitenziaria.